+39 0733 433542
8 - 12 / 14 - 18
Contrada Montecavallo 9, 62014 Corridonia (MC)
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Fresco Parkinson Institute

Fresco Parkinson Institute

Nella sede del Fresco Parkinson Institute a Fiesole una serie di innesti volumetrici sono realizzati con un linguaggio preciso e formale, stabilendo con chiarezza la propria autonomia formale rispetto all’esistente complesso architettonico, sorto intorno ad una cappella di impianto romanico e frutto di una serie di interventi succedutisi tra il XV ed il XX secolo. Attraverso materiali quali acciaio, lamiere verniciate effetto brunito e vetro extrachiaro, i nuovi volumi ridisegnano l’edificio uniformando e armonizzandone le parti, mentre un’altana trasparente offre una vista a 360° verso il paesaggio collinare e la città di Firenze.

Anno2018
CommittenteFresco Parkinson Institute
LuogoFiesole (FI)
ProgettoArch. Gianluca Aquila

Dettagli costruttivi e Tecnologici

Vista d’insieme sul Fresco Parkinson Institute e sulle opere vetrate realizzate da Promo SpA

Situato sul colle panoramico di Sant’Apollinare, a Fiesole, il Fresco Parkinson Institute nasce da un attento restauro condotto su progetto dell’Architetto Gianluca Aquila. Il complesso architettonico su cui è stato realizzato l’opera è frutto di differenti interventii che si sono succeduti nel corso del tempo e che hanno riguardato sia la destinazione d’uso sia la volumetria dell’edificio. Il complesso, che nasce e si sviluppa nel XV secolo a partire da una cappella di impianto romanico, nell’Ottocento è stato trasformato in una villa privata, per poi essere riconvertito nella sede della Fondazione Fresco Parkinson Institute. L’edificio ancora oggi ospita al suo interno la cappella, attorno alla quale si è sviluppato l’ampliamento ottocentesco, e la porzione a sud-est dell’immobile poggia direttamente sulle mura etrusche; sul medesimo prospetto trova spazio anche una corte interna privata.
L’intervento di restauro ha rappresentato l’opportunità per sviluppare un progetto di ricucitura storica, grazie al quale è stato possibile realizzare un dialogo stilistico tra le differenti componenti dell’edificio, oggi finalmente in armonia grazie all’intonacatura a calce idraulica realizzata su tutti i fronti – fatta eccezione per la cappella, che resta incastonata tra due pareti candide come un gioiello – e ai nuovi innesti vetrati inseriti nel progetto con la collaborazione di Promo. Il linguaggio minimal utilizzato per i volumi vetrati realizzati stabilisce con chiarezza la propria autonomia formale rispetto alla preesistenza, pur collocandosi in armonia con il resto del costruito. Strutture in acciaio, lamiere verniciate ad effetto brunito e vetro extrachiaro caratterizzano le nuove addizioni che, grazie alla loro trasparenza, concretizzano e valorizzano il rapporto degli ambienti interni con il paesaggio circostante.

Dettagli costruttivi e Tecnologici

In particolare, nella copertura del nucleo ottocentesco sulla sagoma di una preesistente terrazza è stata realizzata un’altana interamente vetrata che offre di un affaccio a 360° sulla Valle del Mugnone. Infissi, stipiti, architravi e davanzali in acciaio brunito sono tutti aggettanti rispetto al filo della facciata, accorgimento studiato per mitigare l’apporto solare nei mesi estivi.
Altri due interventi sono stati realizzati sui prospetti che affacciano sulla corte interna: un nuovo infisso che, nascosto sotto al porticato, ne chiude e protegge l’area, e un balcone. Questo, quasi evanescente, è composto da tre elementi scatolari realizzati in acciaio brunito e da un parapetto in vetro extrachiaro sostenuto da un montante e un corrimano in lamiera verniciata, incrociati tra di loro quasi a ricordare una croce. Il balcone è stato inoltre sfruttato come elemento formale per legare stilisticamente tra loro i prospetti, trasformandone il profilo inferiore in una cornice marcapiano che abbraccia i fronti ottocenteschi esposti a sud-est e nord-est.
Anche l’ingresso dell’istituto ha previsto un intervento di recupero, con la realizzazione di un nuovo portale caratterizzato da specchiature vetrate incorniciate da elementi in acciaio brunito, le cui linee geometriche si inseriscono perfettamente all’interno del prospetto ottocentesco.